Chi sono

Chi è Karen Whittle, la traduttrice che scolpisce le parole?

Originaria della campagna verde del Fylde nel nord dell’Inghilterra, ho scambiato la pioggia e la pianura (il punto più alto, oltre alla torre di Blackpool, era di ben 24 metri s.l.m., una salita temuta da tutti i bambini in sella alla BMX) per il sole e le dolci colline della provincia di Firenze in Toscana (inutile dire che, da quando ho lasciato la città di Firenze, la bici è stata abbandonata). Cresciuta a pane e cricket (il mio primo lavoro è stato segnare i punti per la squadra locale) e “meat and two veg”, ma avversa al tè e alla birra, sono approdata là dove si beve il buon caffè e il vino, e si mangia ogni ben di Dio. Appassionata lettrice fin da una tenera età, con il passaggio settimanale della biblioteca ambulante, volavo in posti lontani insieme al vecchio dizionario di francese nascosto nella libreria di casa, che è diventato un mio compagno di gioco. 

La passione per le lingue si è consolidata a scuola, dove ho studiato francese e tedesco, e poi mi ha accompagnato nella prima tappa del mio viaggio verso sud, all’università di Exeter nel Devon. Lì mi sono laureata in italiano e tedesco, e per la prima volta ho scoperto le colline, tanto belle quanto energizzanti (per fortuna la casa dello studente dove alloggiavo non era in fondo alla famigerata “Cardiac Hill”). Della pioggia, tuttavia, ancora non ero riuscita a liberarmi.

Il percorso alla ricerca del sole mi ha portato in Toscana, a Firenze, dove mi sono trasferita nel 1997. Di Firenze… che dire? Lì ho trovato l’arte, la bellezza, il sapere “a tutto tondo” rinascimentale. Come prima cosa ho messo a frutto il mio certificato CELTA per insegnare inglese agli adulti, esperienza che mi ha dato molto, sia sul piano umano sia su quello della conoscenza della mia lingua madre. Poi, a poco a poco, ho coronato il mio sogno, coltivato da quando avevo aperto quel vecchio dizionario di francese da bambina: tradurre.

Sono più di vent’anni che traduco, e che imparo traducendo. Dal 2013, quando sono diventata socia ordinaria AITI (Associazione Italiana Traduttori e Interpreti) in qualità di traduttrice di saggistica, imparo anche grazie alle colleghe e ai colleghi, grazie al mio impegno nell’associazione e grazie a tutto quello che l’associazione ha da offrire. I testi che traduco e che revisiono, e dai quali imparo guardando fuori dalla finestra verso il sole e le dolci colline, spaziano dalla filosofia, all’arte e al cinema, dal turismo alla sociologia e alla storia.